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29 - 30 SETTEMBRE 2018

ore 10.00 - 18.30
patrocinio terme in fiore prima edizione

La collezione di Hoya di Paolo D'Annibale - Terme in Fiore - mostra mercato nazionale piante insolite giardinaggio

La collezione di Hoya di Paolo D’Annibale

A Terme in Fiore questa edizione ospiteremo le collezioni di Hoya di Paolo D’Annibale, noto produttore da venti anni di questa splendida specie di piante.
 
Paolo, venuto a mancare qualche tempo fa, aveva espresso il desiderio di portare la sua collezione a Terme in Fiore. La sua collezione sara esposta da Vanda Del Valli, Presidente nazionale dell’AIAS.
 
Per l’occasione abbiamo intervistato Astrid, figlia di Paolo, per sapere di questa grande passione del padre.
 
 
Ci racconti la storia di suo padre Paolo: quando ha iniziato?
 
Mio padre ha comprato la sua prima pianta grassa quando era adolescente. Era una cactacea. Rimase stupito dalla fioritura: un piccolo cactus nascosto dall’enorme fiore rosa/viola. Piano piano, ha iniziato la sua collezione. Quando ha comprato casa, data l’esposizione del terrazzo, si è dedicato alle haworthia.
 
Come è nata la passione per le Hoya?
 
Una ventina di anni fa, ha scoperto le Hoya. Si è innamorato anche qui della fioritura: non più un unico grande fiore, ma tanti piccoli “fiori di cera che non si sciolgono”.
 
A quel punto, sebbene abbia naturalmente conservato la vecchia collezione, si è dedicato alla nuova coltivazione. Ha comprato varie specie ed ha iniziato a riprodurle.

 
Come viene la riproduzione delle Hoya?
 
La riproduzione avviene per talea. Essendo piante che in natura crescono in ambienti caldi ed umidi, si ingegnò costruendo delle serrette in plexiglass, riscaldate ed illuminate, perché la talea potesse radicare in condizioni ottimali. Le piante sviluppate erano poste in un armadio luminoso (una specie di serra illuminata, riscaldata e con l’innaffiamento automatico), arrampicate su un graticcio e un tronco di sughero; in cucina; in bagno; successivamente, in una vera serra.
 
Le collezioni di suo padre attualmente dove si trovano conservate?
 
La collezione dei “vecchi amori” è stata donata all’Orto Botanico di Roma; conserveremo, invece, quella delle Hoya.